giovedì 23 agosto 2007

Atti insensati di bellezza


Atti insensati di bellezza di George McKay (ShaKe edizioni)
L'Inghilterra, ormai da quarant'anni, dà vita alle controculture di resistenza che più incidono nella vita del mondo occidentale. Ma cosa unisce l'esperienza degli hippy, dei punk, dei traveller e dei nuovi contestatori come gli eco-raver di Reclaim the Streets? In questo libro, che sta dalla parte dei ribelli, si tenta per la prima volta di scrivere la loro storia in maniera organica, utilizzando le più recenti teorie della sociologia e del pensiero libertario. Partendo da un'approfondita e originale analisi di prima mano di documenti, volantini, fanzine, dischi e interviste inedite, viene qui ritratta la vera "scena" sotterranea inglese, la stabilità del suo network e la sua forza di innovazione. Un'esplorazione e una celebrazione della creatività e dell'underground, considerati come "atti insensati di bellezza", cioè come tentativi di creare piacere e benefici immediati, senza alcuna mira di potere: dal primo Free Festival del 1972 all'anarco-punk dei Crass, dalle tribù della Teepee Valley al Megarave di Castlemorton, dal Festival di Glastonbury alle occupazione delle strade con party contro sgomberi e nuove tangenziali.

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